COMUNICATO STAMPA
L’Istituto di Scienze dell’Uomo di Rimini, nell’ambito delle attività della Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa, presenta una mostra di disegni Sumi-e dal titolo: “I quattro nobili”.
La mostra, che si colloca all’interno del circuito “open” della “Biennale disegno” sarà allestita nei locali della Casa della Pace di Rimini, in via Luigi Tonini 5 dal 20 al 28 maggio.
Autore della mostra il maestro Beppe Mokuza Signoritti, monaco zen della tradizione del Buddismo Zen Soto, responsabile del Dojo Zen “Bodei Dojo” di Alba (CN).
La tecnica di pittura all’inchiostro di china Sumi-e si è sviluppata in Giappone ma è di origine cinese. Il termine significa inchiostro nero (Sumi) e pittura (e).
Il Sumi-e vuole cogliere l’essenza della natura: l’artista mediante una giusta postura e una corretta respirazione, concentra l’attenzione sull’attimo presente, lasciando scorrere i pensieri e…diventa ciò che dipinge.
Inaugurazione della mostra il 20 maggio alle 17.30 presente l’autore.
Nelle giornate di mercoledì 21 e giovedì 22 dalle ore 17,30 alle 19,30 il maestro eseguirà delle dimostrazioni di pittura sumi-e.
Per info:
Istituto di Scienze dell’Uomo, tel. 0541/50555 – 346/5006345
email: isur@libero.it
Opere del Monaco Zen e maestro di sumi-e
Beppe Mokuza Signoritti
“Un vecchio adagio afferma che quanti sono versati nella pittura vivranno
più a lungo, perché la vita creata per mezzo del tocco del pennello rafforza la
vita stessa” : nella tradizione dell’antica Cina infatti, l’armonia di un
prodotto artistico rispecchia l’armonia universale del Tao (in giapponese Do),
supremo e imperscrutabile principio che ha generato il mondo e governa il
segreto ritmo della natura.
SUMI-E Il termine giapponese significa “inchiostro nero” (sumi) e “pittura” (e) ed
indica una delle forme d’arte in cui i soggetti sono dipinti con l’inchiostro
nero in gradazioni variabili dal nero puro a tutte le sfumature che si possono
ottenere diluendolo con l’acqua. Questo non vuol dire però che ogni cosa
dipinta così possa meritare il nome di sumi-e.
Il vero sumi-e deve rispondere a determinate caratteristiche tipiche, come ad
esempio la sobrietà e la spontaneità che vanno direttamente a
colpire la sensibilità dello spettatore. Perché il dipinto sia “vivo”, tutti i componenti devono
essere vivi. Questo tipo di pittura include già il “disegno”, non c’è bisogno
di alcun tratto preparatorio, viene tralasciata ogni forma o dettaglio
superfluo. Il sumi-e coglie l’essenza della natura.
Di origine cinese, questa pratica della pittura all’inchiostro di china
chiamata sumi-e, è stata introdotta in Giappone più di cinque secoli fa da
monaci Zen e conobbe un rapido successo perché questa “ tecnica” pittorica,
come anche la pratica dello Zen, è l’espressione
del reale, esso viene ridotta alla sua forma pura, spoglia. Nel sumi-e, i
ritocchi, le “ aggiunte”, le decorazioni in realtà non abbelliscono un’opera ma
ne offuscano solo la verità naturale, la sua propria natura.
Dice il Maestro Su Tung Po: a proposito del giusto atteggiamento da tenere quando si dipinge: “Prima di
dipingere un bambù, bisogna che esso vi cresca nell’animo. Allora, col pennello
in mano e lo sguardo concentrato, vi nasce innanzi la visione. Coglietela
subito coi tratti del pennello, perché può dileguarsi presto, come la lepre
all’approssimarsi del cacciatore”. Una mente vuota e calma, libera da qualunque
idea precostituita, fa sì che l’artista crei “dal nulla” il bambù. Egli diventa
ciò che dipinge.
Beppe
Mokuza Signoritti: Monaco Zen, appartenente alla
tradizione del Buddismo Zen Soto, discepolo del Maestro Roland Yuno Rech. E’ il
responsabile del Dojo Zen “Bodai Dojo” di Alba (CN). Da vent’anni si dedica al
sumi-e ed alla pratica della meditazione Zen. Espone le sue opere, tiene
conferenze e dimostrazioni pratiche in tutta Europa.
I QUATTRO NOBILI
Quattro
sono le principali tematiche della pittura tradizionale cinese, che rimangono
sostanzialmente invariate anche in quella giapponese: paesaggi, ritratti,
uccelli e animali, fiori e piante.
Nella
pittura la natura spesso assume un significato simbolico, per es. il bambù
significa amicizia perenne e longevità. Esso rappresenta la flessibilità
radicata nella forza. Richiama ad un atteggiamento interiore di grande
duttilità che rende l’uomo forte poiché, proprio come il bambù, di fronte agli
eventi della vita non si oppone al cambiamento ma fluisce con esso e vi si
adatta. Egli come il bambù, è “verde in tutte le stagioni”, che significa
mantenersi intimi ed equilibrati anche nel mutamento delle stagioni e delle
fasi della vita.
Orchidea, bambù, susino e crisantemo
rappresentano il qi o l’energia
vitale delle quattro stagioni e delle quattro età dell'’uomo e sono considerati
i “quattro nobili”.
Fonte: www.benessereflorido.it
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